L’OLIO É IL FUTURO CHE FA DA CONDUTTORE

IL PROGETTO

TRAPPETO SAN FELICE è un progetto giovane di valorizzazione della memoria, nel Comune di Presenzano, vicino Venafro.
Una sfida generazionale che lega l’entusiasmo alla nuda pietra, grazie all’amore per il buono, per il bello e alla volontà di dare nuova linfa
all’impegno di chi ci ha preceduto. Una riscoperta della tradizione nel suo incessante movimento in divenire.

PIETRAOLIVA

PIETRAOLIVA è il primo blend extravergine di Trappeto San Felice, ottenuto da olive di piante secolari restituite a nuova vita. Raccolta e molitura avvengono separatamente per le diverse varietà, poi assemblate alla ricerca del perfetto equilibrio gusto-olfattivo.

PIETRAOLIVA si ispira all’opera omonima di Joseph Beuys, quale equilibrio dinamico tra una condizione caotica e una ordinata: l'olio è energia, trattenuta in forme fredde che interagiscono per configurare la realtà, è una metafora della vita e una riflessione sull’uomo.

PIETRAOLIVA è un olio extravergine d’oliva di categoria superiore, ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici. Si esprime al naso con leggeri sentori fruttati, toni delicati e fini che racchiudono profumi di erba appena falciata, mandorla e mela. In bocca, note di origano e pomodoro e un finale vivace.

Comune di Presenzano

Un’area celebre nell’antichità per la produzione di olio d’oliva e di trappeti, maestosi torchi in pietra calcarea per la molitura delle olive. La cava più famosa era a Taverna San Felice.

TRAPPETO SAN FELICE è un progetto giovane di valorizzazione della memoria, nel Comune di Presenzano, vicino Venafro. È un progetto identitario, che proietta la memoria di questi luoghi nel contemporaneo.
Già Marco Porcio Catone, detto il Censore, tra i luoghi campani di produzione artigianale dell’olio, cita, assieme a Pompei e Nola, Rufri maceria ovvero Presenzano, per la presenza di frantoi. Una notizia che attesta la presenza e lo sfruttamento sistematico di cave, presumibilmente di calcare, stando ai resti ancora visibili di trappeti. La più importante era la cava di Taverna San Felice, attiva ancora oggi.
Il trapetum serviva a schiacciare le olive nella fase iniziale, così da separare il nocciolo (nucleus) e il liquido amaro (murca) dalla polpa (sampsa: lavorata a parte mediante il torcularium). Una lavorazione gentile: per evitare danni alle olive e la conseguente distruzione del nucleus, le mole erano fissate “leggermente”.
Il trapetum è menzionato da Virgilio nelle Georgiche (II, 519), teritur Sicyonia baca trapetis: cioè, “le olive di Sicione sono schiacciate nei torchi”.

La premitura delle olive “di Sicione” (città presso Corinto) rientra tra le attività dell’agricola virgiliano nella sua campagna, scandite dal ritmo delle stagioni.
La stessa Venafro, a pochi chilometri da Presenzano, vanta in epoca romana una florida economia legata agli olivi e all’olio, partita secondo la leggenda nel IV secolo a.C. da Marco Licinio, sannita di origine e cittadino di Venafro (dal quale prende il nome botanico l'oliva liciniana). E della fecondità del suolo e della fama dell'olio venafrano ci dà testimonianza anche Marziale.
La maggior parte degli uliveti sorge sulle pendici del monte Santa Croce, a circa 400 metri sul livello del mare nel Parco Regionale Storico Agricolo dell’Olivo di Venafro.
I trappeti, non solo conservano i segni della forte, paziente e abile mano dell’uomo, ma posseggono una spazialità che è propria degli edifici religiosi, arcana e solenne, fatta di penombre e di silenzio.
Sono spazi che oscuramente familiari, che invitano a penetrarli e riviverli: costruiti dai padri, pensando al futuro delle generazioni a venire.

Pietraoliva al Taste di Firenze: il successo di un olio evo prodotto da una giovane azienda del Casertano

Si chiama Pietraoliva e al Taste di Firenze ha avuto subito un’ottima accoglienza. Stiamo parlando dell’olio extravergine di oliva prodotto in maniera rigorosamente meccanica da Trappeto San Felice. Un’azienda giovane e dinamica che crede nella valorizzazione del passato e lo fa attraverso la produzione di un olio extravergine di altissima qualità. L’ azienda agricola ha sede a Presenzano, località San Felice, nell’Alto casertano, vicino Venafro. Una zona che nell’antichità era famosa proprio per la produzione di olio: trepetum era infatti il frantoio per la molitura delle olive, costruito con la pietra calcarea delle sue cave. Se il buongiorno si vede dal mattino, la partecipazione al salone di Firenze è un successo sicuro: una soddisfazione per i giovani Marta, Antonio e Carmine che hanno creduto fortemente in questo progetto. Pietraoliva è il primo blend di Trappeto San Felice, ottenuto direttamente da olive di piante secolari restituite a nuova vita ed estratto unicamente mediante procedimenti meccanici. Un olio extravergine di oliva che si esprime al naso con leggeri sentori fruttati, con toni delicati e fini che racchiudono profumi di erba appena falciata, mandorla e mela. In bocca si evidenziano maggiormente toni dolci e interessanti note di origano e pomodoro; l’olio chiude con un finale vivace e piccante.

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Az. Agr. Trappeto San Felice di Carmine Errico
Via Provinciale 97
81050 Presenzano (CE)
email: info@trappetosanfelice.it

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